La figura dell’Osteopata

L’osteopata svolge con titolarità e autonomia professionale, nei confronti dei singoli individui, attività di prevenzione, diagnosi e terapia dei disturbi funzionali delle patologie del sistema muscolo-scheletrico legati a disordini statici e dinamici (lombalgie, sciatiche, dolori di schiena, cefalee, dolori cervicali…).

Opera attraverso mobilizzazioni, trazioni manuali, tecniche dolci di inibizione del sistema viscerale e craniale e, laddove è possibile, manipolazioni articolari. Esse hanno l’obiettivo del ripristino della mobilità fisiologica, con conseguente miglioramento del metabolismo tissutale.

L’osteopata prevede la possibilità, a fini diagnostici, di richiesta di esami strumentali ed emato-chimici, quale supporto all’attività professionale per formulare una corretta diagnosi (differenziale) e un appropriato piano di strategia di trattamento.

L’approccio è inter–disciplinare. Dipendendo da caso a caso, potrebbe indirizzare il paziente, ove necessario, ad altre figure sanitarie competenti. La visita è individuale, la durata è di circa un’ora e la quantità delle sedute è in rapporto alle esigenze del paziente.

In questi ultimi anni nella scienza medica si è realizzata un’evoluzione culturale tumultuosa e sostanziale che ha coinvolto tutte le discipline, interessando quelle più legate al processo tecnologico. Anche nell’osteopatia è diventato possibile ottenere in maniera rapida e poco traumatizzante una cura a quelle patologie ad esclusione chirurgica.

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