Comment devient-on ostéopathe ?
En Italie pour devenir ostópathe il est nécessaire d’être d’abord kinésithérapeute, puis faire l’école d’ostéopathie d’une durée de 7 ans et ensuite s’inscrire au Registre des Ostéopathes d’Italie (ROI).
En Italie pour devenir ostópathe il est nécessaire d’être d’abord kinésithérapeute, puis faire l’école d’ostéopathie d’une durée de 7 ans et ensuite s’inscrire au Registre des Ostéopathes d’Italie (ROI).
Un patient a besoin d’aller voir l’ostéopathe quand il a un problème ostéomusculaire, comme par exemple une lombalgie, une sciatique ou des douleurs cervicales, …
Al giorno d’oggi l’approccio osteopatico è uno degli strumenti più efficaci per il trattamento dell’ernia lombare. L’osteopatia come è risaputo, si concentra su una visione globale al fine di determinare le cause e i fattori predisponenti che hanno determinato il problema.
Grazie a tecniche appropriate da una parte aiuta a diminuire la compressione e l’infiammazione provocate dall’ernia, dall’altra va a correggere quelle piccole disfunzioni che possono aver condotto ad uno scompenso posturale.
Questo porta ad un miglioramento su più livelli: nel breve tempo ad un’attenuazione del dolore, nel lungo periodo si noterà il miglioramento della postura in toto.
Successivamente si indirizza il paziente verso sane abitudini che possono aiutare a mantenere in generale una buona qualità di vita.
Il trattamento osteopatico dell’ernia del disco può essere d’aiuto, sia in una fase pre-operatoria, ma soprattutto nel post-operatorio al fine di evitare il ricrearsi di quei fattori che hanno portato alla formazione della patologia.
L’osteopata svolge con titolarità e autonomia professionale, nei confronti dei singoli individui, attività di prevenzione, diagnosi e terapia dei disturbi funzionali delle patologie del sistema muscolo-scheletrico legati a disordini statici e dinamici (lombalgie, sciatiche, dolori di schiena, cefalee, dolori cervicali…).
Opera attraverso mobilizzazioni, trazioni manuali, tecniche dolci di inibizione del sistema viscerale e craniale e, laddove è possibile, manipolazioni articolari. Esse hanno l’obiettivo del ripristino della mobilità fisiologica, con conseguente miglioramento del metabolismo tissutale.
L’osteopata prevede la possibilità, a fini diagnostici, di richiesta di esami strumentali ed emato-chimici, quale supporto all’attività professionale per formulare una corretta diagnosi (differenziale) e un appropriato piano di strategia di trattamento.
L’approccio è inter–disciplinare. Dipendendo da caso a caso, potrebbe indirizzare il paziente, ove necessario, ad altre figure sanitarie competenti. La visita è individuale, la durata è di circa un’ora e la quantità delle sedute è in rapporto alle esigenze del paziente.
In questi ultimi anni nella scienza medica si è realizzata un’evoluzione culturale tumultuosa e sostanziale che ha coinvolto tutte le discipline, interessando quelle più legate al processo tecnologico. Anche nell’osteopatia è diventato possibile ottenere in maniera rapida e poco traumatizzante una cura a quelle patologie ad esclusione chirurgica.
L’osteopatia nasce negli Stati Uniti alla fine dell’800 grazie ad Andrew Still. In seguito si diffuse nel Regno Unito e poi in altri paesi europei.
Still, laureato in medicina, nel 1870 sostenne una filosofia di medicina differente da quella ortodossa, sviluppando l’uso del trattamento manipolativo a scopo terapeutico basato sui principi già conosciuti dal padre della medicina: Ippocrate.
L’osteopatia è un approccio diagnostico e manuale delle disfunzioni di mobilità articolare.
Essa pone l’attenzione sull’unità di tutte le parti del corpo, sulla relazione reciproca struttura–funzione.
Still riconosce nel sistema muscolo-scheletrico un elemento fondamentale per la salute e intuisce attraverso la manipolazione una tendenza naturale verso l’auto-guarigione. Pone l’attenzione verso la medicina preventiva, la corretta alimentazione e il mantenersi in forma.
Il 1° maggio 1892, a Kirksville, Still fondò l’American School of Osteopathy dando ai laureandi l’attribuzione di Doctor of Osteopthy (D.O.).
Andrew Still morì all’età di 89 anni, il 12 dicembre 1917.