Che benefici può dare l’osteopatia a chi soffre di Ernia del disco?

Al giorno d’oggi l’approccio osteopatico è uno degli strumenti più efficaci per il trattamento dell’ernia lombare. L’osteopatia come è risaputo, si concentra su una visione globale al fine di determinare le cause e i fattori predisponenti che hanno determinato il problema.

Grazie a tecniche appropriate da una parte aiuta a diminuire la compressione e l’infiammazione provocate dall’ernia, dall’altra va a correggere quelle piccole disfunzioni che possono aver condotto ad uno scompenso posturale.

Questo porta ad un miglioramento su più livelli: nel breve tempo ad un’attenuazione del dolore, nel lungo periodo si noterà il miglioramento della postura in toto.

Successivamente si indirizza il paziente verso sane abitudini che possono aiutare a mantenere in generale una buona qualità di vita.

Il trattamento osteopatico dell’ernia del disco può essere d’aiuto, sia in una fase pre-operatoria, ma soprattutto nel post-operatorio al fine di evitare il ricrearsi di quei fattori che hanno portato alla formazione della patologia.

La figura dell’Osteopata

L’osteopata svolge con titolarità e autonomia professionale, nei confronti dei singoli individui, attività di prevenzione, diagnosi e terapia dei disturbi funzionali delle patologie del sistema muscolo-scheletrico legati a disordini statici e dinamici (lombalgie, sciatiche, dolori di schiena, cefalee, dolori cervicali…).

Opera attraverso mobilizzazioni, trazioni manuali, tecniche dolci di inibizione del sistema viscerale e craniale e, laddove è possibile, manipolazioni articolari. Esse hanno l’obiettivo del ripristino della mobilità fisiologica, con conseguente miglioramento del metabolismo tissutale.

L’osteopata prevede la possibilità, a fini diagnostici, di richiesta di esami strumentali ed emato-chimici, quale supporto all’attività professionale per formulare una corretta diagnosi (differenziale) e un appropriato piano di strategia di trattamento.

L’approccio è inter–disciplinare. Dipendendo da caso a caso, potrebbe indirizzare il paziente, ove necessario, ad altre figure sanitarie competenti. La visita è individuale, la durata è di circa un’ora e la quantità delle sedute è in rapporto alle esigenze del paziente.

In questi ultimi anni nella scienza medica si è realizzata un’evoluzione culturale tumultuosa e sostanziale che ha coinvolto tutte le discipline, interessando quelle più legate al processo tecnologico. Anche nell’osteopatia è diventato possibile ottenere in maniera rapida e poco traumatizzante una cura a quelle patologie ad esclusione chirurgica.

Curiosità sull’Osteopatia: la storia

Osteopathy was born in the United States at the end of XIX century thanks to Doctor Andrew Still. Later on, it spread in the United Kingdom and in other European countries.

Dr. Still, who had a university degree in Medicine, in 1870 developed a medical philosophy which was different from the orthodox one. He developed manipulative treatment to therapeutic purposes, based on principles which were already well known by Hippocrate himself.

Osteopathy is a diagnostic and manual approach to joint mobility dysfunctions.

It emphasizes the unity and wholeness of the human body and the mutual relationship between structure and function.

Still recognized the muscle-skeletal system importance as a key element for health and through manipulation he understood a natural trend to self-healing. He paid specific attention to preventive medicine, healthy diet and keeping fit.

On May 1st 1892, in Kirksville, Still founded the American School of Osteopathy, bestowing the graduated students the title of Doctor of Osteopthy (D.O.).

Andrew Still died at 89, on December 12th, 1917.